Numerosi studi a partire da Darwin (1872) fino a Ekman (1985) hanno inteso il sorriso come l’espressione universale di una esperienza più o meno intensa di gioia e di felicità. Ekman è infatti sostenitore della cosiddetta “prospettiva emotiva”: questa presuppone che le espressioni facciali abbiano un valore emotivo, in quanto costituiscono l’emergenza immediata, spontanea e involontaria delle emozioni provate e sono governate da programmi neuromotori specifici. Pertanto ogni categoria emozionale corrisponde ad una precisa configurazione facciale. Diverse ricerche più recenti, capitanate dallo studioso Fernàndez-Dols, hanno però messo in evidenza che il sorriso non ha un legame né necessario né sufficiente con le emozioni: esso appare invece strettamente connesso con l’interazione sociale. Questa tesi concorda con l’orientamento di un’altra prospettiva riguardante le espressioni facciali, quella comunicativa, secondo cui appunto queste possiedono un valore squisitamente comunicativo in quanto manifestano agli altri le intenzioni del soggetto in base al contesto, e possiedono dunque un intrinseco valore sociale. In quest’ottica, come abbiamo accennato nel precedente post, il sorriso svolge innanzitutto la funzione di promotore dell’affinità relazionale, poiché viene impiegato in condizioni quali quelle di empatia e simpatia, piuttosto che di riappacificazione e rassicurazione, con lo scopo di stabilire e poi mantenere una relazione amichevole e positiva con gli altri. Per avere un’idea basta pensare al fatto che già da piccoli i bambini sorridono quando incontrano un altro bambino che non conoscono, e normalmente, almeno per quanto riguarda la cultura occidentale, il sorriso è una componente costante dei saluti. Il sorriso viene utilizzato allo stesso modo anche in situazioni spiacevoli: se abbiamo compiuto una gaffe nei confronti del nostro interlocutore, ci verrà spontaneo sorridere come segno di scusa e insieme richiesta di accettazione. Un’altra funzione fondamentale del sorriso è quella di regolatore dei rapporti sociali. L’esperienza vi avrà sicuramente offerto l’occasione di constatare che le persone in condizione subordinata sono in qualche modo vincolate a sorridere di più rispetto alla persone in posizione di potere, così come è verificato che le donne sorridono di più degli uomini per motivi di affiliazione e compiacenza. Questo dimostra quanto frequenza e intensità del sorriso siano governate dal potere sociale e dal genere.
23 aprile 2009
22 aprile 2009
Il sorriso è universale?
Ma quale era la risposta esatta?
Se consideriamo il sorriso come una via di espressione delle emozioni, in particolare di emozioni piacevoli (come sostiene Ekman) , allora dobbiamo tenere presenti le critiche all’ipotesi dell’universalità della produzione e del riconoscimento delle emozioni. In realtà ogni cultura ha un proprio modo di generare e attribuire significato alle espressioni facciali:le mozioni vengono valutate, identificate e "etichettate" in modi diversi. Perciò, partendo da queste premesse, dovremmo concludere che la risposta esatta era: no, il sorriso, come espressione di emozioni non ha lo stesso significato in ogni cultura.
Negli ultimi anni, però, gli studi di Fernandez-Dols hanno sottolineato che il sorriso non è solo una via di espressione delle emozioni, ma consiste in un sistema comunicativo volto a promuovere l’affinità relazionale: in questo senso il sorriso diviene un modo per comunicare vicinanza agli altri e per migliorare le relazioni. Da questo punto di vista il sorriso è universale? Noi pensiamo di si..e voi? Rispondete al sondaggio!
19 aprile 2009
Regole per sorridere! (4)
Vedere gli altri ridere fa sorridere anche te!
Come già detto il sorriso è contagioso. Proprio per questo motivo compiere un’azione che possa rendere felice un’altra persona e farla sorridere può avere effetti inaspettati anche sul proprio umore! Provare per credere!
15 aprile 2009
Sai riconoscere un sorriso falso? Prova il test!
Si compone di:
- due domande per sapere quanto vi ritenete ottimisti o pessimisti e quanto vi giudicate capaci di riconoscere un sorriso genuino da uno falso;
- la presentazione di brevi filmati di persone che sorridono: sta a voi valutare se sono sorrisi genuini o simulati!
Pronti a mettervi alla prova?!
http://www.bbc.co.uk/science/humanbody/mind/surveys/smiles/
14 aprile 2009
Un sorriso falso..
Come già detto in un precedente post il vero sorriso sincero coinvolge, oltre ai muscoli della bocca, anche quelli degli occhi. Paul Ekman a tal proposito ha messo in luce, tramite la misurazione dell'attività cerebrale di varie persone sorridenti, che solo quelle che contraggono questi muscoli oculari attivano aree cerebrali che determinano sensazioni di piacere.
Quando si sorride in modo sincero compaiono le rughette ai lati degli occhi comunemente chiamate “zampe di gallina” e vi è un lieve abbassamento delle sopracciglia.
Detto in questo modo sembrerebbe facile distinguere tra un sorriso vero e uno falso, invece, in generale, le persone si lasciano facilmente ingannare!
Volete misurare la vostra abilità a riconoscere e distinguere i due tipi di sorrisi? Presto per voi un test per mettervi alla prova
13 aprile 2009
La risata contagiosa
10 aprile 2009
Regole per sorridere! (3)
E’ accertato che il cioccolato, grazie agli zuccheri contenuti, stimola il cervello a produrre serotonina, un neurotrasmettitore con effetto antidepressivo, ma non solo: contiene anche piccole quantità di feniletilamina, sostanza che procura euforia, fornisce energia e favorisce la concentrazione...Ah, mi raccomando, non scordatevi di bere molta acqua: casi leggeri di disidratazione possono infatti essere la causa di stanchezza, malditesta e malumore.
8 aprile 2009
Terremoto in Abruzzo:aiutare anche i bambini a ritrovare il sorriso. (2)
Ulteriori informazioni sul sito del ministro Carfagna http://www.maracarfagna.net/index.php/Interventi-Blog/CARFAGNA-MEDICI-INTRATTENITORI-E-GIOCHI-PER-I-BAMBINI-COLPITI.html e sul sito del Mattino http://www.ilmattino.it/articolo.php?id=53857&sez=ITALIA .
7 aprile 2009
Terremoto in Abruzzo:aiutare anche i bambini a ritrovare il sorriso.
6 aprile 2009
Regole per sorridere! (2)
4 aprile 2009
Sulla Terapia del sorriso (2)
3 aprile 2009
2 aprile 2009
Regole per sorridere! (1)
Svegliarsi e pensare alla cosa che ti ha fatto più ridere il giorno precedente!
Se proprio la giornata è andata male iniziate a concentrarvi su ciò che vi fa più ridere in assoluto...vedrete che col tempo la vita inizierà a sorridervi e sarà più facile seguire questa regola!