Quante volte vi sarà capitato di ridere semplicemente perché avete visto qualcun altro farlo! Vi siete domandati come mai? E vi siete mai chiesti perché in televisione nelle scenette divertenti ci sono sempre di sottofondo delle risate? La risposta a queste domande è semplice: perché ridere è contagioso! Uno studio pubblicato da un gruppo di scienziati della University College e dell'Imperial College di Londra su “The Journal of Neuroscience” sostiene che quando qualcuno ride nel cervello di chi lo ascolta si attivano le stesse aree che si "accenderebbero” se fosse lui stesso a farlo. È come se il cervello istintivamente imitasse l’altro che ride, mettendo in moto i muscoli facciali del sorriso. Quelli che si attivano sono i cosiddetti "neuroni specchio", che ci permettono di comprendere le azioni degli altri e di imitarle. I ricercatori hanno osservato un gruppo di volontari ai quali venivano fatti ascoltare suoni piacevoli e esclamazioni di gioia, ma anche suoni negativi, come urla. I risultati, ottenuti con la risonanza magnetica funzionale, hanno dimostrato che solo i suoni "positivi" fanno scattare il meccanismo di imitazione. Probabilmente questa risposta automatica si è sviluppata nel tempo per favorire l'interazione sociale, consentendo agli esseri umani così di comprendere e condividere la felicità altrui, soprattutto quando è espressa da una risata.
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